Da Venezia 68: A SIMPLE LIFE (Tao Jie) di Ann Hui

Mancano pochi giorni alla proclamazione del Leone d’Oro di questa 68esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia. Non posso esprimere una preferenza su ciò che non ho visto, ma voglio sbilanciarmi a favore di un film: Tao Jie (A simple life) della regista hongkonghese Ann Hui.

Premetto che il mio giudizio si basa sulla visione del trailer – che vi propongo – e sulla lettura della scheda di presentazione. Ma conosco il lavoro di Ann Hui. Come un antico pittore cinese di paesaggi, la regista delinea, pennellata dopo pennellata, i legami che uniscono le persone, ne analizza la psiche, racconta con semplicità, minimalismo e senza alcuna retorica i sentimenti. dei suoi personaggi.

In Tao Jie, Andy Lau interpreta il produttore cinematografico Roger Leung, che si trova a dover provvedere alla vecchia domestica, Ah Tao (Deanie Yip), che ha vissuto per decenni al servizio della famiglia e che è colpita da un ictus. La donna viene ricoverata in una casa di riposo, ma il legame fra i due protagonisti rimane forte.

È un film sulla vecchiaia – bel problema anche nella Cina dei figli unici, che invecchia rapidamente – e sulla solitudine. Dal trailer, l’unico rischio che vedo che appaia una storia eccessivamente di buoni sentimenti… Ma forse Ann Hui vuole lasciare spazio alla speranza. La società cinese confuciana è sempre stata molto rispettosa nei confronti degli anziani. Forse vuole raccontarci che si può continuare a esserlo, anche in un mondo frenetico e moderno, e anche quando il rapporto fra due persone non è legato dal sangue, ma da un forte sentimento filiale.

C’è una buona notizia, che leggo sul blog Visionario: la Tucker Film distribuirà A simple life. Attendo fiduciosa e curiosa! Intanto, godiamoci il trailer.

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