I miei preferiti dal Far East Film Festival 12: DREAM HOME

Scena prima: un custode viene ferocemente trucidato da una donna. Bastano pochi secondi per intuire come continuerà questo grandioso thriller-horror movie hongkonghese: Dream Home di Pang Ho-cheung.

L’abilità ad alternare il bagno di sangue (di grande maestria) con dei flashback che portano a capire cosa passa nella mente della protagonista finiscono per sedurre e catturare anche chi non è un amante del genere.

La trama: Cheng Lai-sheung (Josie Ho) è un’impiegata dall’aria paciosa, che vive con il fratello e sogna da una vita di potersi concedere un appartamentino con vista sul mare. Abita in una zona degradata di Hong Kong, ha un amante sposato che le concede solo ritagli di tempo e il sogno di quella casa diventa una speranza di felicità a cui aggrapparsi con tutte le forze, una ribellione alla malasorte che si accanisce contro di lei. Ma la speculazione edilizia fa salire i prezzi alle stelle e la ragazza trova un metodo poco ortodosso per pagare di meno: sterminare i vicini, per far crollare il valore dell’immobile. Geniale!

Josie Ho è semplicemente perfetta in questa parte. Trasforma il condominio in un mattatoio con una violenza inaudita, e spesso gratuita. Come il soffocamento di una donna incinta “impacchettando”  la testa in un sacchetto collegato all’aspiratore  che crea l’effetto sottovuoto…

Pang Ho-Cheung (sotto, foto di Ricky Modena, fonte www.fareastfilm.com) era presente alla world première di Udine, con Gabriele Roberto, autore delle musiche.

One Reply to “I miei preferiti dal Far East Film Festival 12: DREAM HOME”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.