BURMA VJ: una testimonianza dalla Birmania

Dopo la tappa milanese di ieri sera allo Spazio Oberdan con una sala stracolma, prosegue il tour italiano di “Burma VJ – Reporting froma closed country”, il documentario di Anders Østergaard premiato in oltre 40 festival internazionali e candidato all’Oscar 2010 per il Miglior Documentario.

È la storia di un gruppo clandestino di videogiornalisti della DVB (Democratic Voice of Burma, un’emittente con sede a Oslo: http://www.dvb.no) che nel corso delle proteste pacifiche contro il governo dell’agosto-settembre 2007 a Rangoon  sono riusciti coraggiosamente a realizzare dei video e a far conoscere la situazione birmana al resto del mondo. Inclusa la repressione che ne è seguita.

I media internazionali l’avevano chiamata rivoluzione zafferano, dal colore delle vesti dei monaci, in prima fila a chiedere maggiore giustizia. Molti di loro sono stati arrestati e sono scomparsi. Per i birmani, è stata la fine di una speranza di cambiamento che aveva contagiato tutti.

Perché questo documentario? Il regista ha dichiarato: “Dopo decenni di oblio, la Birmania è stata riscoperta dal mondo. E in gran parte lo dobbiamo a un pugno di cittadini birmani che hanno colto l’attimo e messo in funzione le loro videocamere con ingenuità e immenso coraggio. Essere testimoni della loro altruistica lotta rende umili e mette la voglia di far sapere di loro a tutto il mondo. È proprio questo che ho tentato di fare”.

Il ciclo di anteprime italiane prosegue.
Il programma su: http://www.cineagenzia.it/?p=698

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