AMEYO STELLA ADANEVOH, eroica combattente contro Ebola

Dr-Ameyo-Stella-Adadevoh

Mentre in Africa si continua a morire per Ebola, le notizie di guarigioni che riguardano ormai quasi tutti i volontari bianchi che hanno contratto il virus – grazie a migliori cure mediche nei Paesi d’origine – temo che abbiano smorzato l’attenzione dell’opinione pubblica occidentale sulla malattia letale. Meno male che ci ha pensato Time  che a dicembre adora stilare classifiche con i personaggi dell’anno – a dedicare una copertina ai tanti eroi che a rischio della propria vita continuano a curare i malati di Ebola.

Il mio eroe dell’anno è questa donna: Ameyo Stella Adanevoh. Ringrazio Sr. Elisa Kidané, direttrice di Combonifem di cui sono lettrice, che nel suo ultimo editoriale  ne ha ricordato la figura. E mi ha fatto venire voglia di fare da cassa di risonanza al coraggio e all’eroismo di Stella, dedicandole un piccolo post, per ricordare il suo sacrificio.

Ameyo Stella Adanevoh era una dottoressa nigeriana. Aveva 57 anni e viveva a Lagos. Aveva studiato in Nigeria e a Londra, ed era figlia di un noto medico e docente universitario. È morta di Ebola il 19 agosto scorso. Grazie al suo intervento, la Nigeria si è salvata da una pandemia. Fra le sue mani, è giunto Patrick Sawyer, di nazionalità liberiana, arrivato in Nigeria già malato. L’uomo, la cui sorella era morta di Ebola, ha negato di avere la malattia e ha insistito per andarsene dall’ospedale, ma la dottoressa Adanevoh gli ha imposto la quarantena. Il contatto con quell’uomo ha segnato il suo destino, ma la sua lungimiranza ha impedito la diffusione del virus. La Nigeria ha registrato solo 20 casi di Ebola e da tempo è stata dichiarata Ebola-free.

A quanto pare, tra i colleghi dell’ospedale, c’è stato anche chi ha suggerito di dimettere Sawyer per evitare di essere contagiati, con la più totale noncuranza sulle conseguenze che una scelta del genere avrebbe potuto avere sulle persone con cui l’uomo sarebbe venuto in contatto. La dottoressa Adanevoh, invece, ha scelto di rischiare in prima persona, per fare il suo dovere, quello che i protocolli sulla malattia suggerivano di fare per contenerla.

Non c’è solo Ebola, in Africa. Ci sono guerre, povertà, violenze, emergenze umanitarie… Ma l’eroica normalità di donne come Ameyo Stella Adanevoh ci ricordano che c’è ancora speranza. Ameyo Stella è la mia eroina dell’anno 2014. E con lei, tutte le donne africane coraggiose che, malgrado tutto, continuano a reggere sulle proprie spalle il peso dei figli e della famiglia, e sono il pilastro della società.

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