L’incendio del Wangduephodrang Dzong in BHUTAN: alcune reliquie salve
La storia si ripete. Era già successo al Tiger’s Nest, il più famoso dzong del Bhutan, distrutto nel 1998 da un incendio e in seguito totalmente ricostruito. E ora è toccato allo dzong di Wangduephodrang. Domenica scorsa un incendio l’ha devastato, cancellando quattrocento anni di storia.
Come spiega il Kuenselonline, il monastero era in fase di rinnovamento e solo alcuni dei pavimenti erano in legno. La presenza di alcune parti in terra battuta ha limitato il danno e ha permesso a monaci, polizia e volontari accorsi di salvare molte reliquie.
Non avevo visitato questo dzong durante il mio viaggio in Bhutan, ma mette veramente tristezza vedere il patrimonio artistico e religioso andare in fumo. Anche se l’approccio bhutanese (e asiatico in generale) verso l’antico è diverso dal nostro: se qualcosa si rovina, basta rifarlo uguale a prima. Una filosofia che farebbe inorridire qualsiasi restauratore esperto nostrano, abituato aproreggere e salvare ogni minima porzione di un affresco o un oggetto. Eppure, in Asia va così. Servirà qualche anno, ma sono certa che il Wangduephodrang Dzong tornerà ai suoi fasti, anche più bello di prima. E noi occidentali che andiamo in Bhutan anche sulle tracce di ciò che è antico dovremo farcene una ragione. Anche quando i colori sgargianti di un mandala affrescato e nuovo di zecca (ma uguale a quello originario, quindi perfetto dal punto di vista bhutanese) non potranno non sembrarci un po’ kitsch.