Dal Far East Film Festival 15: FINDING MR.RIGHT di Xue Xiaolu
Il Far East Film Festival 15 di Udine, che si è chiuso ieri, oltre a essere una fantastica vetrina per le migliori proposte cinematografiche dall’Asia orientale spesso offre anche spunti sociologici interessanti per comprendere un mondo in cambiamento.
Fra i film presentati quest’anno, segnalo in particolare Finding Mr. Right della regista Xue Xiaolu (Cina, 2012).
A prima vista, questo film è una delle tante commedie romantiche sfornate nella Cina continentale che negli ultimi anni ha scoperto – dopo le grandi battaglie ideologiche – il piacere di innamorarsi.
La storia è piuttosto semplice: Jiajia, giornalista e amante di un politico corrotto (Tang Wei, la diva di Lussuria), rimane incinta. L’uomo è sposato e per evitare scandali spedisce la ragazza a Seattle, in una casa per partorienti gestita da una donna taiwanese che le garantisce una gravidanza tranquilla e agiata. Prepotente e forte della sua carta di credito illimitata fornitale dal suo amante, Jiajia si comporta da sbruffona con le altre ospiti. Griffata dalla testa ai piedi, passa il tempo a fare shopping, disprezzando il look e lo stile di vita più sobrio delle altre. E schiavizza Frank (Wu Xiubo), un medico cinese quarantenne che vive negli Stati Uniti e sbarca il lunario facendo da assistente alle ricche cinesi incinte. Frank finirà per diventare l’autista e accompagnatore dell’annoiata Jiajia.
I mesi passano ma il ricco amante cinese non raggiunge la ragazza negli Stati Uniti, come aveva promesso. Jiajia inizia a nutrire dubbi sul suo amore. L’abnegazione di Frank, padre separato di una bambina, che si sacrifica per la figlia mentre la moglie insegue una brillante carriera, fa riflettere la ragazza. Esuberante ma sola, finisce per frequentare sempre di più il taciturno medico, fino a diventare amica della sua bambina. Poco alla volta, Jiajia cambierà: da sprecona e scialaquatrice, riscoprirà i valori più autentici: la famiglia, l’amore, l’amicizia, le relazioni.
Un film in controtendenza, dunque, con la Cina attuale dei ricchi amanti del lusso? Sembrerebbe di no. Come scrive proprio oggi sul Corriere della Sera Guido Santevecchi, l’ascesa del premier Xi Jinping ha coinciso con il lancio di una campagna anti-corruzione e contro le spese esagerate dei burocrati. In Cina, l’aria sta cambiando. Un altro segnale? La classe media metropolitana scopre i beni di lusso made in China, complice Peng Liyuan, la moglie di Xi, che veste abiti firmati da stilisti di Shanghai.
Finding Mr. Right sembra dunque anticipare questo trend. L’amante corrotto, infatti, finirà in galera. E all’ombra della tradizione confuciana, Jiajia ritroverà i sentimenti più autentici, soprattutto l’amore per il suo bambino. Disfacendosi di una montagna di borse di Hermès e Vuitton che non danno la felicità.
Contemporaneamente, la regista Xue Xiaolu intercetta con questo film un’ulteriore tendenza: quella dei cinesi benestanti che vanno all’estero, soprattutto negli Usa, per far nascere il proprio bambino e assicurargli così una doppia cittadinanza. Anche questo è un tema interessante, specchio dei tempi di una Cina in cambiamento.