A Tokyo sulle tracce di KANNON

Alcune persone bruciano incenso davanti al Sensouji, tempio di Asakusa Kannon, Tokyo © Maria Tatsos

Tokyo weekend lungo di quattro giorni (poi diventati tre e mezzo). È stato questo il mio viaggio del cuore del 2012. Tempo poco, pochissimo, ma sufficiente per non rinunciare a scovare qualche traccia di Guanyin che qui è Kannon… La divinità buddhista della compdssione sulla quale ho scritto un piccolo libro per il Museo Pime. Il dio indiano diventato dea in Cina, che in Giappone ha per lo più un’identità maschile.

A cominciare dal tempio di Asakusa Kannon, uno degli angoli più turistici ma ugualmente suggestivi della metropoli. Ecco una cassettiera per gli omikuji, i bigliettini che contengono una predizione divina. Per 100 yen l’uno, qui si può sperare nella benevolenza di Kannon…

A Kamakura, l’Hasedera è dedicato sempre a Kannon. Ospita una gigantesca statua a 11 teste (Juuichimen Kannon), purtroppo non fotografabile.

Hasedera, Kamakura © Maria Tatsos

Infine, qualche traccia anche al Museo Nazionale di Tokyo… In attesa di percorrere almeno un piccolo tratto del “circuito dei 100 luoghi” (Hyakuban Kannon fudasho)!|

Museo Nazionale di Tokyo, Kannon
Museo Nazionale di Tokyo, Kannon

Last but not least, ho visto Ofuna Kannon!

La foto qui di fianco non è mia, purtroppo: ero in treno, in piedi, e non ho fatto in tempo a scattare. Il tempo per scendere non c’era… Ma scorgerla è una visione. Si staglia bianca e imponente, circondata dal bosco, ed emana un messaggio di pace.

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