LAILA’S BIRTHDAY: un giorno di ordinaria follia in Palestina
Grazie alla Settimana della Cultura Palestinese “Philastiniat” che si sta tenendo i questi giorni a Milano, ho avuto occasione di rivedere un piccolo film – sono 70 minuti – intitolato Laila’s Birthday (Eid Milad Laila), realizzato nel 2008 da Rachid Mashrawi.
Un eccezionale Mohammed Bakri (1953) interpreta il ruolo di un ex giudice, rientrato in Palestina per rendersi utile al neonato Paese, che si trova a fare il tassista per mantenere la famiglia, mentre un caotico ministero della Giustizia – al quale offre la sua disponibilità, non lo prende neanche in conderazione (i vari funzionari lo liquidano con un “torni domani”).
E’ il giorno del compleanno di Laila, la sua bambina di sette anni. Il giudice-tassista va al lavoro, dove lo aspetta una giornata che rasenta l’assurdo. Il regista Mashrawi dipinge con sapienza pregi e difetti dei suoi concittadini. Vessati dagli israeliani, immersi in un eterno caos, i palestinesi si arrabbattano per sopravvivere. Fantastica la scena in cui il taxi non va più e Abu Laila, il giudice tassista, va dal meccanico. Il tempo di un caffè e un missile colpisce un’auto vicina. Abu Laila corre ma il suo taxi non c’è più: dopo essere stato riparato, è servito a portare un ferito in ospedale. Il tassista dovrà prendere, a sua volta, un taxi per recuperare il suo. Storie di ordinaria follia, che finiscono per mandare in tilt anche un personaggio posato e serio come Abu Laila. Ma il finale dolceamaro, in cui Abu Laila rimedia regalo e torta per la bambina nel modo più incredibile e surreale, lascia sperare.
Con il suo sguardo di ghiaccio e una pettinatura che sembra quasi un parrucchino, Mohammed Bakri incarna alla perfezione il disilluso giudice, che persiste nel suo rispetto ossessivo della legge in un Paese dove sembra che le regole non le rispetti nessuno. È una critica feroce all’occupazione israeliana e ai suoi effetti, ma anche a una certa mentalità palestinese. Una curiosità: fra i vari personaggi che salgono sul taxi di Abu Laila, c’è anche un ex detenuto, che pretende di fumare in macchina, infrangendo le regole. È un cammeo del figlio di Mohammed Bakri, Saleh Bakri (1977 – stesso sguardo, stessi riccioli… quasi un clone del padre!), che ha recentemente recitato ne La source des femmes di Radu Mihaleanu.