L’OMBRA DOLCE di Hoai Huong Nguyen

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A volte è la copertina ad attirare l’attenzione. In questo caso, complimenti al grafico: l’immagine di Getty è molto efficace. Mi sono ritrovata per caso nella borsa il libro di Hoai Huong Nguyen, scrittrice esordiente di origine vietnamita ma nata in Francia, con la curiosità di vedere come una seconda generazione sa raccontare la storia del Paese dei suoi genitori.

Non mi sono pentita: L’ombra dolce è un romanzo d’amore delicato come un usignolo, ben scritto e dai toni poetici. Come certi quadri cinesi dipinti con l’inchiostro di china, con pennellate morbide e decise.

Hoai Huong Nguyen.
Hoai Huong Nguyen.

La storia è quasi disarmante per semplicità: Yann, un soldato francese, si innamora di Mai, annamita; il ragazzo combatte a Dien Bien Phu nel 1954 e lei è disposta a tutto, pur di riaverlo vicino. Anche a sacrificare la sua vita. Non c’è happy end in questa storia, che nella sua brevità non analizza in profondità i personaggi, ma viaggia piacevolmente in superficie, lasciando molto all’immaginazione del lettore. Eppure, sembra proprio che questa leggerezza  piaccia al mercato editoriale: Hoai Huong Nguyen ha vinto due premi letterari, in Belgio e in Svizzera, e forse anche altro, che mi potrebbe essere sfuggito.

È che non si sente vibrare la tragedia neppure quando il momento è tragico. La penna dell’autrice vola leggera, come una piuma. Forse sono condizionata da decenni di letture a più elevato peso specifico, ma fatico a condividere il giudizio riportato sulla cover, “letteratura pura” secondo Le Figaro. Piuttosto, propenderei per la poeticità, che in molti passaggi di questo breve romanzo non difetta.

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