RED BRIGADE protesta contro la violenza sulle donne
Ho ricevuto queste immagini da Usha Vishwakarma, fondatrice di Red Brigade, il gruppo di autodifesa femminile contrario alla violenza sulle donne che interviene quando una ragazza è in pericolo.
In India succede spesso, purtroppo. La violenza sulle donne è all’ordine del giorno. Uno degli episodi più efferati risale al maggio scorso, quando due adolescenti, Murti e Pushpa, sono state brutalizzate da un gruppo di uomini e poi impiccate a un albero di mango, nell’Uttar Pradesh. Il giorno successivo al ritrovamento dei corpi, le ragazze di Red Brigade e i loro sostenitori sono scese per strada a protestare.
Red Brigade chiede giustizia anche per un più recente caso di violenza, che ha coinvolto una sedicenne di nome Mahak, a Lucknow. «Il 18 giorno scorso», mi scrive Usha Vishwakarma, «la ragazza era uscita di casa per andare in bagno, perché la sua abitazione non ne dispone. Sulla strada è stata assalita da tre uomini e violentata da loro, più un quarto. Mahak (il nome è di fantasia, per proteggere la sua identità), è sopravvissuta, ma è in stato di depressione e non mangia». La cosa più assurda è che la ragazza sia tutt’ora costretta a ripercorrere la stessa strada, dove è stata assalita, per andare in bagno. Usha Vishwakarma e Red Brigade si sono attivati per raccogliere fondi e farle costruire almeno un bagno in casa. La famiglia è povera e Mahak vive con una nonna di 72 anni, che lavora per sopravvivere. Red Brigade sta facendo pressione sulla polizia locale perché tutti gli aggressori vengano arrestati. Ecco le immagini della protesta.