AL FANN, ovvero l’arte islamica

Dal 20 ottobre scorso fino al 30 gennaio 2011, Palazzo Reale presenta un’interessante mostra intitolata Al Fann, proveniente dal mondo culturale islamico. Si tratta della ricca collezione raccolta dall’emiro del Kuwait sheikh Nasser Sabah Ahmed al-Sabah e da sua moglie Hussah a partire dal 1975. La coppia reale donò le opere d’arte che la componevano al Museo Nazionale del Kuwait nel 1983. L’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein nel 1990 non ha fortunatamente pregiudicato la collezione, che fu all’epoca trafugata in Iraq. Quattro anni dopo, grazie alla collaborazione di Scotland Yard, il tesoro dello sceicco al-Sabah fu recuperato e restituito al Kuwait e al suo importante museo. Purtroppo non si può dire altrettanto degli importanti tesori conservati nei musei di Baghdad, “scomparsi” durante l’ultimo conflitto, spesso distrutti o trafugati per essere rivenduti a collezionisti internazionali. Un patrimonio dell’umanità – proveniente da una terra che fu culla di civiltà che influenzarono il corso della Storia –  perduto per sempre.

Tornando alla collezione al-Sabah, è dunque interessante scoprire i 350 oggetti esposti a Milano per Al Fann tenendo conto anche di questa rocambolesca storia recente. Non è facile parlare di “arte islamica”: si tratta di un mondo enorme, unito da un fil rouge religioso, ma straordinariamente variegato. Dalle città della Via della Seta all’Andalusia moresca, dalla Persia all’India musulmana dei Moghul, dall’Egitto millenario alla Turchia dei sultani, la produzione artistica islamica ha come denominatori comuni la bellezza calligrafica, il gusto raffinato per le geometrie, il paziente lavoro di cesello degli artigiani orafi, ceramisti, vetrai, miniaturisti.

Girando per la mostra, in compagnia di un’amica appassionata, come me, di lingua araba, ci siamo domandate cosa volesse dire Al Fann. Curiosamente, nessun pannello esplicativo lo spiega. La risposta l’ho trovata nel mio dizionario di arabo, e la divulgo a uso di chi ne fosse curioso. Al Fann vuol dire Arte. E tutto sommato, vista la vastità e la completezza delle proposte scelte per questa mostra – per tempi e per luoghi – il titolo stavolta è corretto. Visitando Al Fann, ci si può davvero fare un’idea dell’arte islamica.

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