YENG PWAY NGON, un grande scrittore da Singapore
Un incontro davvero interessante: due giorni fa, ho intervistato per Quaderni Asiatici lo scrittore cinese di Singapore Yeng Pway Ngon, autore del romanzo L’atelier, pubblicato da Metropoli d’Asia.
Un grande affresco che spazia su un trentennio di eventi nella storia più recente di Singapore – dalla fine degli anni Settanta al primo decennio del Duemila – attraverso la vita di un gruppo di giovani, che si incontrano in un atelier di pittura, e del loro maestro Yan Pei.
Yeng Pway Ngon mi ha parlato della Singapore di oggi, della sua società multietnica e naturalmente del suo romanzo. Tenete d’occhio il prossimo numero di Quaderni Asiatici se volete leggere cosa ha detto… Era presente anche la moglie, che di cognome fa Goh e di nome Beng Choo, che significa “perla splendente”. A pelle, si percepisce l’alchimia che li unisce. Mi piace pensare che senza di lei – più briosa e concreta – forse non esisterebbe il grande scrittore, più schivo e riservato. Beng Choo è traduttrice e collabora con alcuni giornali, ma è anche la prima lettrice e critica dell’opera del marito. Il loro sodalizio si avvicina al mezzo secolo e la loro visione dell’amore si riflette, probabilmente, anche nel libro L’atelier.
Alla fine dell’intervista, Yeng era un po’ stanco – ha avuto seri problemi di salute per un tumore – ma ci ha concesso di ascoltare un brano dell’opera cantonese cantato da lui. Gli ha fatto eco sua moglie, con un brano d’opera italiano. Entrambi bravissimi, e appassionati. Mea culpa, non li ho registrati!